giovedì 28 gennaio 2010

A noi fu dato in sorte questo tempo 1938-1947




La mostra è incentrata sulla storia di giovani, assolutamente normali che, come afferma Silvio Ortona hanno avuto in sorte un tempo straordinario e hanno dovuto confrontarsi con scelte drammatiche ed alcuni di loro hanno conosciuto il dramma della deportazione. Le storie dei singoli incrociano la grande storia e si inquadrano in eventi assai complessi che sottendono a nodi storiografici di grande rilevanza come il rapporto resistenza- fascismo-mondo ebraico. La mostra si propone di raccontare la storia di alcuni giovani e del tempo che hanno attraversato: è la storia d'amore e di amicizia di un gruppo di ragazzi. La maggior parte di loro erano ebrei ed hanno dovuto fare i conti con l'essere rifiutati ed esclusi dalla società civile, hanno provato allora a confrontarsi fra di loro e ad allontanarsi da quel regime fascista che li aveva costretti a riconoscersi ebrei. Erano tutti intellettuali, studenti appena laureati e amanti della montagna, che giocherà un ruolo non irrilevante nella loro vicenda. Gli amici si chiamavano Alberto Salmoni, Bianca Guidetti Serra, Silvio Ortona, Emanuele Artom, Luciana Nissim, Vanda Maestro, Eugenio Gentili Tedeschi, Giorgio Segre, Franco Momigliano, Giorgio Diena, Primo Levi, Ada Della Torre, Franco Sacerdoti.
Dove: Archivio di Stato di Torino dal 27 gennaio fino 20 marzo 2010.
Sito web

27 gennaio "Giornata della MEMORIA" Ricordare per non dimenticare"

"Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi".

" Se questo è un uomo" Primo Levi, 1947.


Intervista a Primo Levi

mercoledì 27 gennaio 2010

27 gennaio "Giornata della MEMORIA" Ricordare per non dimenticare



Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo (nazismo) e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.Il testo dell'articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Vi lascio dei link dove potete leggere i racconti dei sopravvissti: aparso oggi sul giornale il Corriere della sera. Liliana Segre: «Ci deportavano ad Auschwitz, milanesi in silenzio»

domenica 10 gennaio 2010

IO, LORO E LARA


Prima di tutto, Buon anno nuovo a tutti e tutte!!

Detto questo, avanzarvi "Io, loro e Lara", l'ultimo film di Carlo Verdone come regista e protagonista:

Il padre Carlo Mascolo è missionario in un villaggio africano.
Quando avverte una angosciante crisi spirituale, gli consigliano di passare un po' di tempo con la famiglia. E così, ritorna a Roma. Con il ritrovamento con i suoi, le sorprese comincierano: tutto si è trasformato.

Anche a Roma, ma in periferia, Lara vive una doppia vita: di notte fa la modella di fronte ad una web cam.

Anche una notte, una chiamata telefonica del vicino di casa di Carlo avvisa: una disgrazia è successa.

Ed è in quel punto che, non sappiamo ancora come, Lara apparverà nelle vite della famiglia Mascolo.