martedì 30 novembre 2010

ADDIO A MARIO MONICELLI

Il regista Mario Monicelli si è ucciso ieri all'età di 95 anni. Era ricoverato nell'ospedale romano "San Giovanni" da qualche tempo, per un tumore in fase terminale.


Dal 1935 al 2006, Mario Monicelli è stato regista di 64 film e autore di più di 80 sceneggiature, tra i quali troviamo "Le infedeli", "La grande guerra", "Amici miei" e "Le rose del deserto".

Ieri, il padre della commedia italiana se ne è andato.

sabato 20 novembre 2010

ARRIVO A PALERMO



Da molto tempo desideravo viaggiare in Sicilia. I libri di Camilleri e Sciascia, i film di Tornatore,... C'era un vuoto nella mia esperienza dell'Italia: non ero mai andato al sud, che era diventata una parola con un significato impreciso, idealizzato. Dopo lo scorso natale ho potuto finalmente partire per Palermo e rimanere una settimana nella città.
Il volo, sebbene lo abbia fatto con Ryanair, è stato placido e non siamo arrivati in ritardo. Magnifiche viste nelle vicinanze dell'isola. Il potente vento ha fatto che sentissimo delle forti scosse prima di atterrare. Dall'aeroporto Falcone Borsellino fino a Palermo tragitto in pullman con la vista fissa in un mare di color di vino, in parole di Sciascia, e sulle costruzioni accanto al mare abbandonate o non curate e anche esempi di spiagge invase dai rifiuti che il mare aveva lasciato. Come mai potevano essere così sporche?
All'arrivo mi aspettava un uomo magrebino con una macchina che almeno aveva vent'anni e mi ha portato “all'appartamento” che avevo affittato un mese prima e che si trovava nel centro storico presso il mercato di Ballarò. Il palazzo era in mezzo a un quartiere degradato che mi ha fatto venire in mente le strade delle zone più povere della Barcellona di quararant'anni fa. Il monolocale dove avrei passato i miei giorni non era meglio: dopo essere salito su una scala angusta, sono entrato in un'abitazione riabilitata con materiali di seconda mano e mobilia provenente anche dal vicino mercato delle Pulci. L'uomo mi ha raccontato come ha disegnato e costruito con le mani una scala in legno per potere salire a una soffitta dove aveva messo il letto. Ho continuato a pensare alla Barcellona dei miei nonni, dove non capivo come potevano vivere tante persone in uno spazio così piccolo.
Invece quando ho guardato dalla finestra e ho visto un terreno senza edifici in mezzo ai palazzi in cui le macchine venivano parcheggiate senza ordine e accanto la strada (di fatto un vicolo), una montagna di rifiuti domestici aspettavano essere raccolti, ho pensato a Valencia e al quartiere del Carmen negli anni settanta.
Dinanzi c'era un palazzo identico. Nel secondo piano, fuori nel balcone si potevano distinguere tra la cianfrusaglia una rete del letto, un comò logorato e un'antena satellitare annodata alla ringhiera . Tutto il quartiere era abitato da immigrati che stracolmavano tutte le case e anche i vecchi palazzi della nobiltà palermitana.
Dall'inizio, il mio arrivo a Palermo è stato anche un viaggio nel tempo e nella mia memoria. Ho riconosciuto tante cose che noi abbiamo vissuto molto tempo fa e che forse sono state dimenticate. È stato un inizio di viaggio molto particolare.

mercoledì 17 novembre 2010

VADO VIA PERCHÉ/ RESTO QUI PERCHÉ

Dall'8 novembre e per quattro lunedì, su Rai 3 Roberto Saviano e Fabio Fazio conducono il programma "Vieni via con me" (titolo che viene dalla canzone di Paolo Conte Via con me).

Il video che oggi vi lascio è della prima puntata: i due presentatori espongono buone ragioni per rimanere in Italia e buone ragioni per andare via.


Fabio - Vado via perché non se ne può più

Roberto - Vado via perché non mi sento un eroe

Fabio - Vado via perché preferisco i paesi dove ci si può annoiare

Roberto - Resto qui perché non ho proprietà ad Antigua

Fabio - Resto qui perché non voglio andare a Antigua

Roberto - Vado via perché voglio dimenticare tutto quello che ho visto

Fabio - Resto qui perché voglio sentire le canzoni in italiano

Roberto - Resto qui per scoprire chi è stato

Fabio -Vado via perché mi sa che va via anche Cassano

Roberto - Vado via perché non voglio più chiedermi cosa c'è sotto

Fabio - Vado via perché questo è il paese che ha inventato il “me ne frego”

Roberto - Resto qui per vedere lo Stato conquistare il Sud

Fabio - Resto qui per vedere il tricolore conquistare il Nord

Roberto - Vado via per sentirmi normale

Fabio - Vado via perché non voglio vivere dove comandano le mafie

Roberto - Resto qui perché non voglio che le mafie continuino a comandare

Fabio - Vado via perché non sopporto le feste patronali

Roberto - Vado via perché qui si applaude ai funerali


Fabio - Resto qui perché questa sera ho ascoltato Roberto Benigni

Roberto - Resto qui perché questa sera perchè mi hanno fatto un regalo Roberto Benigni e Claudio Abbado

Fabio - Resto qui perché mi hanno fatto un regalo bellissimo Angela Finocchiaro , Nichi Vendola, Daniele Silvestri e poi perchè voglio ammazzarmi di carboidrati

Roberto - Vado via perché preferisco mangiare peggio ma vivere meglio

Fabio - Vado via perché il cinquantennale di Piazza Fontana non lo potrei sopportare

Roberto - Resto qui perché a dicembre ci sono le arance buone

Fabio - Vado via perché può bastare

Roberto - Vado via perché mi è già bastato

Fabio - Vado via perché a Milano cacciano i bambini Rom

Roberto - Vado via perché dev'essere bellissimo tornare qui da turista

Fabio - Vado via perché non voglio veder crollare altri pezzi di Pompei

Roberto - Resto qui finché Mina non torna in TV

Fabio - Resto qui perché due figli non li sposti facilmente

Roberto - Resto qui perché sono italiano

Fabio - Vado via perché dobbiamo sgomberare il palco per il finale

lunedì 1 novembre 2010

COME NASCE LA REPUBBLICA



Un video che mostra la riunione di redazione del mattino: come nasce il giornale, gli interventi dei responsabili dei settori, i fatti del giorno, gli inviati. Giornalismo in diretta.
Non sai nulla del caso Rudy? Puoi avere più informazione se visiti questa pagina.

giovedì 28 ottobre 2010

DIECI INVERNI

Ciao di nuovo!!
Oggi proverò a stuzzicare la vostra curiosità su questo film raccontadovi soltanto i primi cinque minuti:

Novembre 1999. Camilla lascia la casa di suo padre per andare a studiare a Venezia. Sale su un vaporetto con una lampada e un grande zaino. Durante il viaggio, legge un libro, guarda la gente... ed è li che vede Silvestro.
Loro non si conoscono ancora, ma lui subito la mette in canzona.
Arrivano a Venezia e... Basta!! Ho detto soltanto cinque minuti.

Per sapere di più: Dieci Inverni.




mercoledì 1 settembre 2010

FIRST BELL

AZZURRO DA NON DIMENTICARE

mercoledì 26 maggio 2010

PICCOLA CUCINA CANNIBALE



Espai d'Art Contemporani de Castelló
Venerdì 28 maggio
20 ore

Abbiamo l'occasione di assistere a uno spettacolo davvero eccezionale. L'Espai d'Art Contemporani de Castelló ha programmato la performance del poeta, scrittore e giornalista Lello Voce che è una figura centrale nel mondo letterario e culturale italiano. ( Biobibliografia)
In Piccola cucina cannibale Voce presenta testi amorosi e politici alla maniera di testamenti dell'anima, con le musiche di Paolo Fresu, Michael Gross e Frank Nemola.




giovedì 13 maggio 2010

domenica 18 aprile 2010

BEPPE SEVERGNINI: DA BERLINO A PALERMO



Beppe Severgnini ha iniziato un viaggio che si può seguire sul suo blog nel Corriere della Sera. Lo scopo è viaggiare assieme a un giornalista tedesco (Mark Spörrle) da Berlino a Palermo in treno. Fino Brennero sarà Mark che spiegherà Severgnini i tedeschi e da Brennero a Palermo, Severgnigni proverà spiegare il mondo degli italiani a Mark. Ci sono anche dei video dove ci si mostra il viaggio. Interessante quello dove ognuno mostra il contenuto della propria valigia. Possibile che non sia Severgnini a portare più camicie? Il viaggio è all'interno del progetto Va bene?! La Germania in italiano. Italien auf Deutsch del Göethe Institut. Nel blog Andata e ritorno ci sono gli impressioni di tutte e due.

lunedì 15 marzo 2010

giovedì 28 gennaio 2010

A noi fu dato in sorte questo tempo 1938-1947




La mostra è incentrata sulla storia di giovani, assolutamente normali che, come afferma Silvio Ortona hanno avuto in sorte un tempo straordinario e hanno dovuto confrontarsi con scelte drammatiche ed alcuni di loro hanno conosciuto il dramma della deportazione. Le storie dei singoli incrociano la grande storia e si inquadrano in eventi assai complessi che sottendono a nodi storiografici di grande rilevanza come il rapporto resistenza- fascismo-mondo ebraico. La mostra si propone di raccontare la storia di alcuni giovani e del tempo che hanno attraversato: è la storia d'amore e di amicizia di un gruppo di ragazzi. La maggior parte di loro erano ebrei ed hanno dovuto fare i conti con l'essere rifiutati ed esclusi dalla società civile, hanno provato allora a confrontarsi fra di loro e ad allontanarsi da quel regime fascista che li aveva costretti a riconoscersi ebrei. Erano tutti intellettuali, studenti appena laureati e amanti della montagna, che giocherà un ruolo non irrilevante nella loro vicenda. Gli amici si chiamavano Alberto Salmoni, Bianca Guidetti Serra, Silvio Ortona, Emanuele Artom, Luciana Nissim, Vanda Maestro, Eugenio Gentili Tedeschi, Giorgio Segre, Franco Momigliano, Giorgio Diena, Primo Levi, Ada Della Torre, Franco Sacerdoti.
Dove: Archivio di Stato di Torino dal 27 gennaio fino 20 marzo 2010.
Sito web

27 gennaio "Giornata della MEMORIA" Ricordare per non dimenticare"

"Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi".

" Se questo è un uomo" Primo Levi, 1947.


Intervista a Primo Levi

mercoledì 27 gennaio 2010

27 gennaio "Giornata della MEMORIA" Ricordare per non dimenticare



Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo (nazismo) e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.Il testo dell'articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Vi lascio dei link dove potete leggere i racconti dei sopravvissti: aparso oggi sul giornale il Corriere della sera. Liliana Segre: «Ci deportavano ad Auschwitz, milanesi in silenzio»

domenica 10 gennaio 2010

IO, LORO E LARA


Prima di tutto, Buon anno nuovo a tutti e tutte!!

Detto questo, avanzarvi "Io, loro e Lara", l'ultimo film di Carlo Verdone come regista e protagonista:

Il padre Carlo Mascolo è missionario in un villaggio africano.
Quando avverte una angosciante crisi spirituale, gli consigliano di passare un po' di tempo con la famiglia. E così, ritorna a Roma. Con il ritrovamento con i suoi, le sorprese comincierano: tutto si è trasformato.

Anche a Roma, ma in periferia, Lara vive una doppia vita: di notte fa la modella di fronte ad una web cam.

Anche una notte, una chiamata telefonica del vicino di casa di Carlo avvisa: una disgrazia è successa.

Ed è in quel punto che, non sappiamo ancora come, Lara apparverà nelle vite della famiglia Mascolo.