giovedì 29 novembre 2007

"MIO FRATELLO È FIGLIO UNICO" A VALENCIA

Domani 30 novembre arriva ai cinema Albatros di Valencia il film di Daniele Luchetti Mio fratello è figlio unico.

Il film, ispirato al libro di Antonio Pennacchi Il fasciocomunista, è uscito nelle sale italiane l'aprile scorso e ha avuto un gran successo di pubblico nel Festival de Cannes ed è stao riconosciuto come d'interesse culturale nazionale dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il film, ambientato tra gli anni '60 e '70, racconta il rapporto dei fratelli Accio e Manrico Benassi - il primo ex seminarista che aderisce al fascismo, il secondo sindacalista iscritto al Partito Comunista -, mostrando così 15 anni di storia italiana.

Il film prende il titolo da una canzone del 1976 di Rino Gaetano. Ascotatela:



Ed ecco uno speciale con spezzoni del film e intervisti al regista e agli attori:

martedì 27 novembre 2007

DANTE E BENIGNI

Giovedì prossimo Roberto Benigni condurrà un programma televisivo dedicato a Dante Alighieri. Il programma, dal titolo Il V dell'Inferno, andrà in onda su Raiuno alle 20.30, e in esso parlerà di amore, sesso e politica. La serata promette bene...
Oltre che per il suo lavoro come attore, comico e showman, Roberto Benigni è molto apprezzato in Italia per il suo rapporto particolare con Dante e la sua Divina Commedia: ha tenuto letture sull'argomento in diverse università e sono famose le sue recitazioni a memoria di interi canti del poema. Dal 25 luglio 2006, in Piazza Santa Croce di Firenze, ha tenuto un ciclo di letture dantesche: tredici canti letti e commentati, che dopo ha portato in giro per l'Italia nel tour chiamato TUTTO DANTE.
Questo suo nuovo programma finirà con la lettura del canto di Paolo e Francesca, appunto il Canto V dell'Inferno, uno dei più belli e più famosi della Divina Commedia. Eccolo recitato da Vittorio Gassman!
E ora potete anche guardare il video...

domenica 25 novembre 2007

CINEMA ALL'EOI

Vi ricordiamo che giovedì prossimo alle 11.00 e alle 18.00 potrete vedere il primo film del ciclo "La Sicilia nel cinema" presso l'EOI di Castelló.
Questa volta vi proponiamo I cento passi di Marco Tullio Giordana.
Il film è dedicato alla vita e all'omicidio del politico socialista Peppino Impastato, impegnato nella lotta alla mafia nella sua terra, la Sicilia.
Il titolo rimanda ai cento passi che bisogna fare nel piccolo paese di Cinisi per arrivare dalla casa della famiglia Impastato a quella del boss mafioso Gaetano Badalamenti.
Sicuramente un film da vedere. Vi aspettiamo!

venerdì 23 novembre 2007

GLI SPLENDIDI 40 ANNI DI CORTO MALTESE

È il marinaio avventuriere creato dall'italiano Hugo Pratt: Corto Maltese, uno dei personaggi più emblematici dei fumetti, compie 40 anni. Si compiono infatti i 40 anni del suo debutto nel fumetto a puntate Una ballata del mare salato, una storia di pirati ambientata nelle isole del Pacifico agli inizi della Prima Guerra Mondiale.
Ispirato nei personaggi della letteratura romantica, Corto Maltese è elegante, generoso, audace, enigmatico... Nato a Malta nel 1887 da una zingara andalusa e da un marinaio inglese, viaggia instancabilmente da una parte all'altra del mondo. Le sue storie sono ambientate tra il 1913 e il 1925, sullo sfondo della Prima Guerra Mondiale, della Rivoluzione Russa, della nascita dei movimenti d’indipendenza delle colonie, delle lotte per la liberazione dell’Irlanda o dei conflitti tribali nell’Africa Nera. La libertà non si ottiene a buon mercato e nessuno lo sa meglio di Corto Maltese.
Corto Maltese rappresenta lo scetticismo di Hugo Pratt riguardo le convinzioni nazionalistiche, ideologiche e religiose. Corto fa amicizia con persone di tutti i tipi: il criminale russo Rasputin, il piccolo ereditiero inglese Tristan Bantham, la strega Bocca Dorata, lo sciamano Shamael e il professore universitario Jeremiah Steiner. Inoltre incontra molte figure storiche reali, fra cui Jack London, Ernest Hemingway o Gabriele D'Annunzio, e le persone che incontra lo trattano con grande rispetto, come quando una telefonata a Josif Stalin lo libera dagli arresti mentre è incarcerato sul confine fra Turchia e Armenia.

Ecco un brano del film del suo primo fumetto:



martedì 20 novembre 2007

SCOPERTO IL LUPERCALE



Nessuno conosce la vera storia della fondazione di Roma. I romani inventarono delle belle leggende per spiegare come era nata la loro città e scelsero il 21 aprile dell'anno 753 a. C. come giorno della sua fondazione. Le leggende intorno alla nascita di Roma sono ormai diventate famosissime. Eccone una:

Enea era un abitante di Troia nell'Asia Minore (oggi Turchia) e durante l'assedio della sua città riuscì a fuggire portando con sé il padre Anchise e il figlioletto Ascanio. Dopo mille avventure sbarcò con i suoi compagni sulle coste del Lazio, vi si stabilì e sposò Lavinia, la figlia del re, e fondò una città chiamata Lavinium. Ascanio invece, diventato grande, fondò la città di Alba Longa, di cui molti anni dopo divenne re Numitore. Ma il fratello Amulio decise di spodestarlo e di prendersi il trono: eliminò i figli maschi del re e costrinse la nipote Rea Silvia a diventare sacerdotessa di Vesta, in modo che non potesse avere bambini. Ma Rea Silvia era talmente bella che il dio Marte si innamorò di lei. Dalla loro unione nacquero due gemelli, Romolo e Remo, per l'appunto. Questo non piacque affatto ad Amulio che, chiusa in prigione Rea, prese i gemelli e li abbandonò in una cesta sulle rive del Tevere. Ma per fortuna furono trovati da una lupa che li prese e li allattò.

Ora è stato ritrovato a Roma, sul colle Palatino, il lupercale, vale a dire la grotta dove la lupa allattò Romolo e Remo. Guarda qui il video con la spiegazione dell'archeologo Andrea Carandini.

A proposito, lo sapevate che la parola "palazzo" deriva propio dal nome del colle Palatino ed è sopravvissuta fino ai nostri giorni in molte lingue europee?

mercoledì 14 novembre 2007

LE ITALIANE PIÙ CANTATE


Secondo un sondaggio promosso dalla Società Dante Alighieri, al primo posto delle canzoni italiane più cantate all'estero si trova Azzurro, nella versione di Adriano Celentano, che supera per poco la famosa Volare di Domenico Modugno.

E voi, quale canzone italiana cantate più spesso?

Per Azzurro vi rimandiamo ai nostri post del 4 dicembre scorso.

Ecco invece qui il video di Volare:



sabato 10 novembre 2007

I VICERÈ

Da ieri si può vedere nelle sale italiane il nuovo film di Roberto Faenza, I vicerè, ispirato al romanzo di Federico De Roberto.
Il film, che conta tra gli attori con Lucia Bosé, narra le vicende della famiglia Uzeda, discendenti dei Vicerè di Spagna, i quali a metà dell'Ottocento, negli ultimi anni della dominazione borbonica in Sicilia, si combattono per l'eredità della principessa Teresa defunta e per i desideri contrastanti di ognuno di loro. Sarà Consalvo - un ragazzino, ultimo erede degli Uzeda - chi svelerà i misteri, gli intrighi, le complesse personalità della famiglia, dominata da grandi ossessioni e passioni.

Per ulteriori approfondimenti vi consiglio di visitare il sito del film o di guardare il servizio del TG1.



martedì 6 novembre 2007

ADDIO A ENZO BIAGI

"Amo questo Paese: è il mio. Anche se qualche volta lo trovo ingiusto; ci sono cittadini con i quali si fa vivo soltanto con le cartoline: per chiamarli a fare il soldato o a pagare le tasse.
Ci avevano insegnato da ragazzi che eravamo i migliori: la patria di Leonardo e di Dante, di Leopardi e di Marconi, ma - aggiungo - anche della camorra, della 'ndrangheta e della mafia. I discendenti e gli eredi delle virtù dei romani (quelli antichi): ma nel corso dei secoli ci sono state tante invasioni e chissà come si sono comportate le nostre nonne.
Siamo la terra dove fioriscono i limoni, ma questa è una immagine che va bene per i classici; per i contemporanei è da queste parti che hanno inventato la pizza, celebrato la dolce vita e praticato, come in nessun altro luogo, il sequestro di persona."

Queste parole le ha scritte il grande giornalista e scrittore Enzo Biagi nell'introduzione al suo libro Cara Italia, libro con cui ci accompagna in un viaggio attraverso l'Italia e ci racconta il Paese "da semplice cronista" che parla con personaggi famosi e gente comune, ci racconta insomma le grandi e piccole storie, i paesi e le città che fanno l'Italia.


Enzo Biagi è morto oggi a Milano a 87 anni. Su di lui troverete tanta informazione su internet e, specialmente oggi, la stampa sarà piena di articoli lodando la sua figura. Io vorrei sottolineare gli ultimi anni di attività giornalistica, perché dicono molto su di lui e sulla situazione politica degli ultimi anni in Italia.

Nel 1995 iniziò la trasmissione IL FATTO, un programma di approfondimento dopo il TG1 sui principali fatti del giorno, di cui Biagi era autore e conduttore. Nel 2004 Il Fatto, che mediamente era seguito da oltre 6.000.000 di telespettatori, fu nominato da una giuria di giornalisti il miglior programma giornalistico realizzato nei cinquant'anni della Rai. Famose resteranno le interviste a Marcello Mastroianni, Sofia Loren o Indro Montanelli, ma soprattutto le due fatte a Roberto Benigni, nell'ultima delle quali in piena campagna elettorale del 2001 parlò di Silvio Berlusconi e della sua candidatura, commentando a modo suo il conflitto d'interessi e il contratto con gli italiani e scattenando accese polemiche contro Benigni e contro Biagi.


Pochi mesi dopo, mentre si trovava in visita ufficiale a Sofia, l'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dichiarò: «La Rai, tornerà ad essere una tv pubblica, cioè di tutti, non partitica, [...] come è stata durante l'occupazione militare della sinistra. L'uso fatto da Biagi, da quel...come si chiama? Ah Santoro e da Luttazzi, è stato veramente criminoso e fatto con i soldi di tutti. Preciso dovere di questa dirigenza sia quello di non permettere più che questo avvenga. [...] Ma siccome non cambieranno... »

All'edito bulgaro Biagi replicò subito in una puntata del Fatto e anche in un articolo su L'Espresso, il che gli valse la censura del suo programma e di lui nella televisione pubblica italiana.

Nel seguente video potete ascoltare la lettera che Enzo Biagi dedicò a Silvio Berlusconi.



Il 22 aprile 2007 è tornato in tv con Rotocalco Televisivo, aprendo la trasmissione dicendo: "Buonasera, scusate se sono un po' commosso e, magari, si vede. C'è stato qualche inconveniente tecnico e l'intervallo è durato cinque anni e parlando di resistenza, di quella odierna di chi resiste alla camorra fino alla Resistenza con la R maiuscola, con interviste a chi l'ha vissuta in prima persona".

Ecco le sue parole!


venerdì 2 novembre 2007

ANTONIO CANOVA

Dal 18 ottobre al 3 febbraio si possono ammirare alla Galleria Borghese di Roma cinquanta capolavori di Antonio Canova (1º novembre 1757 - 13 ottobre 1822), provenienti dai più grandi musei del mondo. Tra le opere più importanti le Tre Grazie dall'Ermitage di San Pietroburgo e la Naiade dal Metropolitan Museum di New York.
L'occasione è il 250º anniversario della nascita dello scultore e il bicentenario della Paolina Borghese Bonaparte come Venere Vincitrice, una delle sue opere più celebri.
Da non perdere se andate a Roma entro febbraio!