mercoledì 8 novembre 2006

Il re potrebbe essere un cadetto.
Il trofeo di France Football sarà consegnato il 27 novembre, ma la votazione è già conclusa.Cannavaro, Henry e Ronaldinho i principali avversari del portiere della Juve, campione del mondo
Parigi pronta a incoronare Buffon"Ci spero, non ne so niente..."
- A Parigi hanno cominciato a fare i conti e dunque i nomi, e sono nomi italiani: nei giorni in cui si sta completando lo spoglio delle schede dei grandi elettori (un giornalista per ogni federazione affiliata all'Uefa: sono 52), si va completando il quadro dei candidati al Pallone d'oro 2006 e due sono campioni del mondo, dunque roba nostra. Gigi Buffon e Fabio Cannavaro. Con loro, i calciatori che stanno raccogliendo il maggior numero di voti sono Thierry Henry, francese dell'Arsenal, e il campione uscente Ronaldinho, brasiliano del Barcellona che sembrava tagliato fuori perché la sua stagione è stata eccellente fino a maggio (scudetto e Champions League con i blaugrana) ma clamorosamente deludente a giugno, il mese del suo fallimento Mondiale. Però nelle zone alte c'è. E ci sono anche delle proiezioni, che indicano per il momento un favorito: è Buffon, che sarebbe il secondo portiere, dopo il sovietico Jascin, a venire eletto miglior giocatore d'Europa ma anche il primo giocatore della storia a salire sul trono stando in serie B.
In Francia, il segreto del Pallone d'oro è custodito con gelosa discrezione. A France Football, la rivista che inventò il premio nel 1956, soltanto due persone - due grandi capi - possono maneggiare le buste sigillate e fare la somma delle preferenze. Nei corridoi del bisettimanale si prevede, si scommette, ma tutti giurano di non sapere, anche perché nessuno vuole bruciare la notizia troppo in fretta: l'eccessivo anticipo svilirebbe l'annuncio ufficiale, che verrà dato il 27 novembre, giorno in cui il Pallone d'oro verrà consegnato con una cerimonia in diretta televisiva su Canal Plus. Ma le voci corrono e le spie, da sempre, spiano: perciò sono usciti i quattro nomi, perciò quello di Buffon passa più velocemente di bocca in bocca. "Boh, io non ne so niente. Giuro. Vediamo, e speriamo", diceva ieri pomeriggio il portiere più forte del mondo (su questo non ci sono dubbi e non servono elezioni), anche perché occorrerà ancora qualche giorno perché la notizia diventi, se non ufficiale, almeno ufficiosa: accadrà quando i responsabili di France Football si metteranno in contatto con il club del vincitore, per organizzare il servizio fotografico e la lunga intervista che compariranno nel numero della rivista interamente dedicato al Pallone d'oro, e che uscirà il 28 novembre. Di solito, i francesi si muovono con una quindicina di giorni d'anticipo, per cui la settimana prossima partirà la telefonata più attesa. Fino a ieri la Juventus non aveva ancora ricevuto nessuna richiesta di appuntamento, anche se c'è una coincidenza che però potrebbe non essere casuale: L'Équipe Magazine aveva organizzato un ampio reportage su Buffon che avrebbe dovuto essere pubblicato a dicembre, ma nei giorni scorsi la rivista francese ha anticipato l'uscita del servizio alla penultima settimana di novembre, giusto qualche giorno prima della consegna del Pallone d'oro, quasi come se avessero annusato qualcosa e avessero voluto bruciare la concorrenza. A favore di Buffon giocano la sua strepitosa stagione (anche se ha perso i primi mesi per l'infortunio alla spalla) e soprattutto il suo mostruoso Mondiale, ma anche la decisione di scendere in serie B con la Juventus: una scelta che ne ha migliorato l'immagine, risolvendo anche i dubbi di molti elettori che esitavano a indicare un italiano (e uno juventino) per uno scrupolo etico (l'etica è uno degli aspetti di cui i giornalisti votanti sono invitati a tenere conto), non intendendo premiare il rappresentante della nazione degli scandali. D'altronde, nel 2000 Zidane perse il Pallone d'oro (a vantaggio di Figo) per una testata a un giocatore dell'Amburgo, e sei anni dopo Zizou pagherà lo stesso errore. Buffon in campo si è sempre comportato in maniera esemplare, ma il suo 2006 è stato guastato anche dall'inchiesta sulle scommesse, che lo vede coinvolto in qualità di indagato. Anche su questo fronte, però, stanno per arrivare buone notizie: le procure di Parma e Torino dovrebbero archiviare la sua posizione prima di Natale. I giurati del Pallone d'oro questo ancora non lo sanno, ma forse lo avevano già intuito. E per questo lo hanno votato. (8 novembre 2006)

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