ITALIANO MALATO DI ENGLISH?
WEEKEND, BUDGET, KILLER, PARTNER, WELFARE (che dava nome perfino ad un Ministero!), FICTION, SINGLE… sono parole che ormai formano parte della lingua italiana. Parole tutte che hanno il loro corrispondente italiano e che non designano nessun nuovo concetto o oggetto (come argomentano alcuni che difendono l’uso – e abuso – degli anglismi) e, quindi, termini inutili! E coloro che studiano l’italiano spesso non possono reprimere una risatina o qualche commento ironico al riguardo.
Benché l’adozione di parole straniere sia un fenomeno antichissimo e regolare, è anche evidente che l’italiano lo fa in modo indiscriminato. Sul sito dell’enciclopedia Treccani troverete uno speciale interessantissimo composto da diversi articoli che affrontano l’argomento.
E voi, che ne pensate?
Benché l’adozione di parole straniere sia un fenomeno antichissimo e regolare, è anche evidente che l’italiano lo fa in modo indiscriminato. Sul sito dell’enciclopedia Treccani troverete uno speciale interessantissimo composto da diversi articoli che affrontano l’argomento.
E voi, che ne pensate?
1 commento:
C'era una volta un giovane e nubile imprenditore che era stato costretto farsi capo il fine settimana preso suo luogo di lavoro, giacché il suo socio era in viaggio, aveva un'intesa con i capisettore dell'azienda per revisare oltre il bilancio annuale, la fugga dei dati da privatezza dei suoi adetti e così prendere misure al riguardo.
Il giovane si lamentava, appunto quel sabato sua ottenne Mamma era ricoverata in un ospitale della sanità privata! e non poteva farle visita,ma all'improvviso squillò il suo telefonino durante la seduta, si spostò verso la finestra che dà sul Torinese fiume Po mentre i suoi compagni continuavano a discutere, era la italianissima Mamma,dopo un lungo indugio con la Mamma e senza aver perso traccia dell'altra conversa si soffirmò mirando dalla vedetta col volto perduto, confuso e sconvolto il fiume,finché gli altri si resero conto, svegliato,rispose no! non è nulla solo Mi chiedevo se quello laggiù fosse il Tamigi?.
Saluti
Alberto
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